domenica 7 novembre 2010

L'autore televisivo non è una professione, checchè ne dica LinkedIn o il vostro Curriculum Vitae.

Oggi voglio spezzare una lancia in testa a quello che sembra un mestiere, ma che in realtà non lo è: l'autore TV. Non me ne vogliano amici e conoscenti che fanno questo lavoro, ma non esistono i parametri per definirlo un lavoro. O meglio, per giustificare la spocchia che circonda chi fa un lavoro come questo. Eccovi qualche buon motivo.
- La tv italiana fa cagare, e non dite di no.
- I reality show italiani hanno la capacità di coinvolgimento di un paramecio morente.
- La tv è pure scritta male, con congiuntivi errati.
- Le nozioni tv sono spesso pure sbagliate, e non me ne frega niente se è perchè avete uno stagista che utilizza come fonte Wikipedia Italia.
Qualche esempio.
- In Italia non siamo capaci di fare tv popolare. Forse lo eravamo nei maGGici anni Ottanta di Fantastico, ma non lo ricordo. A parte le coreografie di Heather Parisi o della Cuccarini e le acconciature azzardate. Fatto sta che quel decennio è passato alla storia, questo non lo passerà.
- In Italia non sappiamo copiare. Manco quello. Facciamo X-Factor e diamo canzoni di Ligabue, L.i.g.a.b.u.e. da cantare a un futuro teen-idol. Come vi viene? Ok, è colpa dei giudici blah blah... ma davvero voi non avete voce in capitolo, visto che siete famosi per essere dei cagaminchia di prima categoria?
- In Italia non sappiamo realizzare un casting decente. E non mi va di credere che siamo totalmente succubi della mignottocrazia. O dei vostri amici morti di fama.
- La tv all'estero non è qualitativamente migliore, dite voi. E avete spesso ragione. Solo che loro sanno scegliere un casting (vedi X-Factor UK), scrivere una trasmissione o mollarla lì quando è troppo (vedi Big Brother), fare del thrash un'opera d'arte kitsch sublime. E invece no, voi avete la coda di paglia... perchè vorreste fare un talk show su Sartre (che palle, e io amo Sartre) e invece vi tocca giustificare con toni aulici le tette della Rodriguez. Perchè non sia mai che si dica che delle tette giovani e sode sono quello che sono: delle tette giovani e sode. No, va giustificato in maniera artistica. Andate a lavorare.

Comunque se per caso ve lo stiate chiedendo, sì sono di buonumore.

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